Come interpretare l’ordinanza del tar

Ecco come interpretarla:
la regione Lazio per mezzo del suo Assessore alla Sanità ha immediatamente, dopo qualche minuto dalla notifica dell’ordinanza, dato la notizia all’andikronos.
Quindi in data odierna il TAR ha emesso l’ordinanza cautelare con cui ha respinto la domanda di sospensione cautelare fissando tuttavia un’udienza pubblica di merito ravvicinata al 29/09/2020 per decidere definitivamente il ricorso. Si confidava, avendo discusso la causa nel merito, in una sentenza in forma semplificata tuttavia il TAR ha ritenuto, con l’ordinanza in parola, di dover approfondire la questione fissando l’udienza di merito del 29/09/2020.
Il Tar ha inoltre ritenuto che dai verbali prodotti dal CTS risulta l’utilità di rendere obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale nei soggetti esposti e vulnerabili, ovvero segnalando la necessità di aumentare la copertura nelle persone di età pari o superiore a 65 anni, valutando l’eventuale obbligatorietà della stessa soprattutto nei soggetti di età pari o superiore a 75 anni, per tutto il personale sanitario, indipendentemente dall’età, e per tutte le persone accolte in lungodegenze, strutture socio sanitarie residenziali per anziani e disabili. Pertanto secondo il TAR, in fase cautelare, l’ordinanza impugnata risulta sostanzialmente coerente con l’avviso espresso dall’organo tecnico evocato, solo modulando diversamente la soglia di età correlata all’obbligatorietà della vaccinazione, ma individuando le medesime categorie da questo evidenziate come meritevoli di particolare attenzione. Tale opinione non risulta condivisibile atteso che modulare diversamente la soglia di età vuol dire colpire categorie diverse. Inoltre nulla si è detto in ordine al fatto che di questo “parere per le vie brevi” fornito alla Regione non vi è nessuna traccia negli atti prodotti.
Il TAR ha comunque evidenziato che la produzione del CTS non ha risposto al quesito avanzato dal Tribunale circa la valutazione sulla rischiosità della vaccinazione alla luce della miglior scienza, sicché è necessario acquisire sul punto specifica relazione dal CTS.
Nella sostanza si chiede nuovamente, non avendo risposto alla prima Ordinanza interlocutoria al CTS di rispondere a quesiti che la Regione Lazio avrebbe dovuto affrontare al momento dell’emissione dell’ordinanza e non certo in un momento successivo. Il 29 settembre pertanto si deciderà direttamente il merito in cui finalmente verranno affrontati, in modo approfondito e non solo in modo sommario come viene fatto nella fase cautelare, tutte le eccezioni sollevate ed in particolare un aspetto che preme molto alla Corte quale è quella del riparto di competenza tra Stato e Regioni che la valutazione di rischiosità della vaccinazione.
Per i motivi sul riparto di competenza tra regione e Stato tra gli avvocati coinvolti c’è il Prof. Sorrentino ordinario di diritto Costituzionale alla facoltà di giurisprudenza alla Sapienza.
Non è ancora finita ma la strada sembra in salita è confidiamo affinché il TAR possa riconoscere le ragioni tutte dell’illegittimità dell’ordinanza impugnata.

Di seguito l’ordinanza



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