Comunicato n. 43 del 4 Dicembre 2021 Consigli per le categorie di lavoratori sottoposte a vaccinazione obbligatoria

LA SENTENZA N.307 ANNO 1990 DELLA CORTE COSTITUZIONALE

“dichiara l’illegittimità costituzionale della legge 4 febbraio 1966, n. 51 (Obbligatorietà della vaccinazione antipoliomielitica) nella parte in cui non prevede, a carico dello Stato, un’equa indennità per il caso di danno derivante..”

Pertanto l’imposizione di una vaccinazione è illegittima in quanto parliamo di un obbligo che non prevede alcuna copertura per i danni conseguenti alla vaccinazione, e che prevede addirittura uno scudo penale per i medici vaccinatori.

Il nostro consiglio è quello di seguire l’iter procedurale con l’intento di ottenere l’esenzione o il differimento, se ci sono i presupposti, o in caso contrario, prendere tempo per arrivare al 31 dicembre 2021.

     –    Effettuare una richiesta di vaccinazione al vostro medico di base, (ricordiamo che in materia di Obbligo vaccinale solo il medico di base è la figura competente e non il medico vaccinatore).

  • Fate tutti gli esami e  gli accertamenti necessari per ottenere una esenzione o un differimento.
  • Recatevi da uno specialista di vostra fiducia per verificare se ci possano essere dei problemi legati alla somministrazione del vaccino, e nel caso fatevi rilasciare un certificato che sconsiglia la vaccinazione stessa.
  • Recatevi dal vostro medico di base, per farvi rilasciare il certificato di esenzione o di differimento. Ricordatevi che nel momento in cui un medico specialista sconsiglia la vaccinazione il vostro medico di base deve prenderne atto e rilasciarvi un certificato di esenzione o di differimento, non può rifiutarsi perché è un suo OBBLIGO, connesso al suo ufficio.
  • In qualsiasi caso, il medico di base si rifiuti di rilasciarvi il certificato, ricorrete a un legali per far valere i vostri diritti.

Riassumendo: Fate la richiesta di vaccinazione non sul portale, ma direttamente al vostro medico di base, e rispondete alla raccomandata con tale richiesta. Successivamente provate, con esami, accertamenti e visite specialistiche a ottenere un certificato di esenzione o differimento, ricordate che è la stessa legge a prevederlo. Ricorrete a un legale, in caso di difficoltà, per far valere i diritti che la stessa legge prevede.