- Dicembre 24, 2020
- Posted by: Comicost
- Categoria: Azioni legali depositate
Cari concittadini,
Abbiamo presentato un Esposto in relazione alla dichiarata pandemia da coronavirus, nonché a tutti gli accadimenti, nonché ai provvedimenti e gli atti del Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Avv. Giuseppe Conte, del Ministro della salute On. Roberto Speranza, nonché del Presidente e del Direttore dell’Istituto di Sanità e di ogni altro soggetto, scienziato o funzionario interessato e coinvolto, espongono quanto segue
1) SULLA DICHIARATA PANDEMIA DA CORONAVIRUS
2) SULLE IPOTESI DI REATO RAVVISABILI A CARICO DI VARI SOGGETTI INDIVIDUATI ED INDIVIDUABILI IN RELAZIONE ALLA PANDEMIA
Nel quale abbiamo chiesto, tra l’altro alla Procura di valutare se colpevoli ritardi e ravvisate omissioni possano condurre a formulare a carico del Ministro e del Presidente del Consiglio, nonché di ogni altro soggetto implicato, il reato di epidemia colposa di cui all’art. 452 c.p., richiamante l’art. 438 c.p., e ciò per aver cooperato colposamente a determinare o non arrestare la diffusione del virus e del contagio epidemico.
Per non parlare della più totale assenza di una medicina di base, di presidi e di interventi territoriali e domiciliari.
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2 commenti
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Buonasera: vorrei chiedere per piacere perchè nella foto dello Esposto per epdemia colposa, qui nel Vostro Sito appare una foto della “Casa Rosada”, Casa di Governo dei Buenos Aires Argentina.
Grazie, Silvina Begleiter
Lunedì mattina 27 settembre, ho presentato un esposto anch’io per lo stesso motivo. La querela indirizzata alla Procura della Repubblica di Pistoia presso la stazione dei Carabinieri. L’esposto è inerente a fatti realmente accaduti e citati in particolare dal dott. Franco Trinca. Si tratta di reati gravi di negligenza o peggio ancora di dolo, tutto in un fascicolo piuttosto corposo di oltre 110 pagine. La querela va da l’ordine ai medici di base, di rifiutare le visite e la somministrazione di paracetamolo ai malati di COVID-19, il divieto di effettuare autopsie, e il fatto di non prendere in considerazione le cure domiciliari. Inoltre, un fatto molto grave da parte di responsabili, da individuare dalla Magistratura, di non aver tenuto presente che esiste dal 2005 un farmaco approvato da AIFA la Cinanserina efficace per i coronavirus.